PER RIDURRE IL COSTO DEL kWh
La più praticabile
delle vie possibili
di G.B. Zorzoli
E’ convinzione
condivisa che alla competitività del sistema Italia gioverebbe un costo
più contenuto del kWh, tanto che in molti si esercitano a proporre
diverse alternative interessanti, molte però di lungo periodo, quando
keynesianamente saremo tutti morti.
Per ottenere risultati a breve le soluzioni praticabili non sono molte:
1. la conversione a carbone di alcuni impianti esistenti, proposta da Enel;
2. per la formazione dei prezzi nella Borsa elettrica passaggio
dall’attuale criterio del marginal price, che garantisce a tutte le
offerte accettate il prezzo di quella più alta, al pay as bid;
3. ripartire fra un numero sufficiente di produttori gli impianti
mid-merit e di punta esistenti, in modo da assicurare un’adeguata
competizione nelle ore in cui la domanda è elevata.
La conversione a carbone è stata avviata, ma incontra molte opposizioni e
riguarderà comunque un numero limitato di impianti. Della possibile
modifica del criterio di formazione dei prezzi nessuno giustamente parla,
dato che la Borsa è appena decollata dopo una gestazione più lunga del
previsto, per cui sarebbe troppo rischioso toccarne adesso i meccanismi.
La terza soluzione sembra la più praticabile, e non a caso il 5 maggio
scorso l’Autorità per l’energia, con un documento sul tema “Misure
per la promozione della concorrenza nel mercato all’ingrosso
dell’energia elettrica e nel mercato per il servizio di dispacciamento”
ha avviato la procedura di consultazione con le parti interessate.
Giustamente, data la delicatezza dell’argomento, il ventaglio delle
misure proposte è ampio, in modo da verificare quali soluzioni
riceveranno la maggioranza dei consensi. Anche se agli occhi dello
scrivente alcune sembrano più efficaci al fine di modificare
sostanzialmente “una situazione di dominanza unilaterale in capo alle
società di produzione afferenti al gruppo Enel”, come testualmente
recita il documento, tutte presentano l’indubbio vantaggio di richiedere
tempi relativamente brevi per la loro attuazione. E i tempi, visto lo
stato dell’economia, diventano un fattore cruciale.
Per questo motivo stupisce la scarsa attenzione che anche la stampa
vocazionalmente più vicina alle imprese ha dedicato alla proposta
dell’Autorità: la notizia di prammatica all’atto della pubblicazione
del documento, dopo di che nessun ulteriore spazio per commenti o
sollecitazioni. Perfino in occasione di pubblici convegni cui
partecipavano rappresentanti delle imprese maggiormente interessate a
prezzi del kWh più contenuti, il tema è stato sostanzialmente ignorato.
Se Sparta piange … Il ministro dell’Economia per via diretta e
indiretta rimane l’azionista di riferimento del gruppo Enel al quale,
pur nel rispetto dei relativi ruoli istituzionali, sarebbe in grado di
suggerire decisioni autonome volte ad anticipare fra le soluzioni proposte
dall’Autorità quelle che si possono configurare come legittime scelte
di politica aziendale. In questa categoria rientra certamente la cessione
a terzi della sola disponibilità della capacità produttiva, mediante
contratti di tolling, ampiamente diffusi all’estero, che riserverebbero
a Enel la gestione dell’impianto e alla controparte
l’approvvigionamento del combustibile e la commercializzazione
dell’energia prodotta. Gli azionisti avrebbero difficoltà a contestare
una scelta del genere; l’unica giustificazione per farlo li
costringerebbe ad ammettere che nella situazione attuale i dividendi sono
maggiori per via della posizione dominante di Enel. Comunque non devono
preoccuparsi, dato che i loro interessi coincidono con quelli del ministro
dell’Economia, ben felice di incassare con la mano sinistra gli utili (e
le tasse) che nella situazione attuale Enel gli assicura, mentre con la
destra scrive provvedimenti per il rilancio della produttività.
Se questo comportamento è comprensibile in chi ha quotidiani problemi per
fare quadrare il bilancio, stupisce invece il blando uso del solo fioretto
da parte delle categorie interessate a un cambiamento il più drastico e
il più tempestivo possibile. |