Commento di Filippo Arpaia a:

Energia Nucleare: perché non risolverà i nostri problemi.
Inquinante e costoso: Non credete all'atomo a cura di Emilio Novati.
 
Temo sempre di esagerare come spesso sento dire da mia moglie, non vorrei  apparire eccessivo verso la mia missione  orientata verso la ricerca di energia pulita e buon mercato; i nano tubi al carbonio, come qualcuno ipotizza,  messoci a disposizione da Dio, ci daranno ciò che ci serve per fare a meno dei combustibili fossili: ti informo che sono in corso prove per migliorare la resa  della produzione di E.E. da fotovoltaico  mediante concetrataori con specchi dicroici a inseguimento solare. Il vetro di base di questi tre specchi è rivestito da una sottile pellicola che riflette esclusivamente la luce di una lunghezza d'onda specifica che colpendo un ricevitore a celle fotovoltaiche produce E.E. con altissimo rendimento. La settimana scorsa ho visitato il laboratorio di Chimica Fisica del Professore Giuliano Martinelli presso l'Unversità di Ferrara, il più avanzato in Italia: mi ha confermato che tra sei mesi questi generatori offriranno buone prospettive di sviluppo, essendo molto più competitivi dei pannelli piani al silicio.
 
Nucleare Sicuro: inoltre è bene  fare un piccolo ripasso sulla Fusione nucleare, perché fra 10 o 15 anni potrebbero essere in esercizio (spero in Italia) i primi reattori. Si tratta della stessa reazione nucleare che avviene nel sole e nelle altre stelle, con produzione di una enorme quantità di  energia. Nella reazione di fusione nuclei di elementi leggeri, quali l'idrogeno, a temperature e pressioni elevate, fondono formando nuclei di elementi più pesanti come l' elio. Sono noti tre isotopi dell' idrogeno : l'idrogeno propriamente detto(H), il deuterio(D) e il trizio(T). Il nucleo di tutti e tre contiene un protone, il che li caratterizza come forme dell' elemento idrogeno; il nucleo di deuterio contiene inoltre un neutrone mentre quello del trizio due neutroni. In tutti i casi l' atomo neutro ha un elettrone al di fuori del nucleo per compensare la carica del singolo protone.

L' Italia è fortemente impegnata nelle ricerche sulla fusione a livello europeo ed internazionale sia nel campo della fisica che nel campo della tecnologia. Le attività vengono svolte dall' Associazione ENEA-EURATOM che, oltre all' EURATOM e alla UTS Fusione dell' ENEA, comprende: l'Istituto di Fisica del Plasma del CNR (Milano), il Consorzio RFX (CNR-Padova), dove è attiva la macchina di tipo Reversed Field Pinch RFX, Istituti Universitari quali il Politecnico di Torino, l' Università di Catania - DIEES, l'Universita' di Roma Tor Vergata e il Consorzio Universitario CREATE (Consorzio di Ricerca per l’Energia e le Applicazioni Tecnologiche dell’Elettromagnetismo).
Le attività sono svolte in collaborazione con un gran numero di Istituti Universitari e laboratori di Enti di Ricerca italiani e stranieri. Esse riguardano: ricerche condotte in Italia presso le macchine FTU e RFX, attivita' di ricerca presso il tokamak europeo JET (Joint European Torus), il piu' grande tokamak esistente al mondo, la progettazione della macchina IGNITOR. Infine, l'Italia e' fortemente impegnata nella attività di progettazione e di R&S per ITER. Parallelamente alle attività delle istituzioni di ricerca, numerose industrie italiane sono coinvolte nella realizzazione di componenti ed impianti nonché nello sviluppo tecnologico richiesto per la realizzazione del reattore a fusione. Le attività italiane sono perfettamente inserite nello scenario europeo e l' Italia ha largamente contribuito nel campo della fisica e della tecnologia allo sforzo comune, sia in termini qualitativi che quantitativi.
In fisica e chimica, il plasma (detto anche gas ionizzato) è uno stato della materia in cui alcuni o tutti gli elettroni dell'orbita più esterna sono separati dall'atomo o molecola. Il risultato è una collezione di ioni ed elettroni che non sono più legati gli uni agli altri, in densità tali che le interazioni binarie (a corto raggio) sono trascurabili rispetto alla forza di Coulomb (a lungo raggio) che le particelle esercitano, esibendo così un comportamento collettivo. Questo stato della materia fu identificato per primo da William Crookes nel 1879, e chiamato "plasma" da Irving Langmuir.
l plasma è il quarto stato della materia ed è distinto dagli altri tre stati a bassa energia che sono: solido, liquido e gas. Il plasma è la più comune forma di materia: comprende più del 99% dell'universo visibile. Forme comuni di plasma sono il sole e le altre stelle, i fulmini, l'aurora boreale, i venti solari e le nebulose interstellari. Inoltre, si ha una formazione di plasma sullo scudo termico dei razzi al rientro nell'atmosfera.
Ci sono diversi modi per ottenere il plasma. Il primo è chiamato "ionizzazione termica": affinché una sostanza si ionizzi, occorre che l'energia cinetica delle particelle che si urtano sia superiore all'energia di legame dell'elettrone piú labile dell'atomo o della molecola. Ciò è possibile ad esempio riscaldando il materiale fino a temperature elevatissime (106-108 °C). Un esempio di questo tipo di plasma è la materia presente nel sole. Un altro tipo di ionizzazione è la cosiddetta "fotoionizzazione". Questa si ottiene irraggiando una sostanza con un fascio luminoso di sufficiente intensità; in questo processo si ha la scissione degli atomi in conseguenza dell'assorbimento di quanti di luce. Infine esiste la cosiddetta "ionizzazione elettrica": in un campo elettrico sufficientemente intenso, gli elettroni liberi, essendo accelerati nell'intervallo fra un urto e l'altro, possono acquistare un'energia cinetica superiore all'energia di legame degli elettroni atomici, e quindi sufficiente a provocare un processo di ionizzazione con la conseguente liberazione di nuovi elettroni. Le applicazioni del plasma vanno dall'uso nella spettrometria allo studio della fisica delle reazioni di fusione nucleare.
 
 
Sono riuscito  a creare un HUB: gruppo di soggetti (imprenditori privati e ricercatori di più università). Ci interessiamo dello sviluppo dell'energia rinnovabile "nuove tecnologie" ; stiamo ampliando le alleanze, Milano e Torino offrono maggiori opportunità. Francesco PASQUALIN, coordinatore di Energo Club di cui sono socio fondatore e Fabio SPINELLI, che ci legge in copia, coordinatore di HEnergy Srl condividono con me  l'idea che il sistema dei gruppi  è la strada giusta da perseguire per creare opportunità di lavoro e per accelerare lo sviluppo.
 
 
MdL Filippo ARPAIA
Tecnologo Risorse Energetiche
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