Come riempire d'acqua un secchiello bucato

di Tazio Borges

Grande Kermesse di celebrità al convegno "la prospettiva della fornitura elettrica in Italia" organizzato alla Bocconi dallo IEFE il 13 Ottobre 2003.

C'erano proprio tutti: il Commissario Monti, il Rettore Secchi, Scaroni, Serena, Beccarello, Tabacci, Bersani, Capra, Ortis, De Paoli e il maggiore indiziato del black out del 28 Settembre, ancora a piede libero, Andrea Bollino. C'era anche Chicco Testa, in platea, salutato da Tabacci come il regista di una compagnia teatrale, il Kyoto Club.

Tutti d'accordo o quasi: al 2012 serviranno almeno 12.000 MW di potenza aggiuntiva, rivela la ricerca presentata da Francesco Gullì, siamo sulla buona strada, ma nel breve periodo, soffriremo ancora per mancanza di capacità e d'estate, con la produzione ridotta per via delle alte temperature e gli italiani che vogliono condizionatori, non sono da escludere situazioni di criticità.

Una soluzione potrebbe essere la produzione distribuita, ovvero la micro-cogenerazione, ma costa troppo e dal punto di vista sistemico, equilibrare i carichi passivi e i carichi attivi non è uno scherzo, confessa Renzo Capra, e non siamo ancora pronti né capaci.

Scaroni lamenta la eccessiva ingerenza degli Enti Locali nei lunghi iter di autorizzazioni. Tabacci gli fa eco invocando la sciagura della concertazione imposta dal titolo V° della Costituzione, la sciagura del CIP 6, la sciagura del referendum sul nucleare.

Bersani, forse l'unico ad avere una visione d'insieme del tema della liberalizzazione dell'energia elettrica, d'altra parte nel bene e nel male ne è il padre putativo, lamenta il mancato avvio della Borsa elettrica e accenna, unico fra tutti, alla necessità del risparmio energetico.

L'imputato a piede libero infine, cerca lo show personale con una presentazione multimediale  incomprensibile, proiettando articoli di giornale in cui spicca regolarmente la sua faccia e si ferma su un'ultima foto, che sembra lui con barba e baffi, travestito da talebano, pronto alla clandestinità.

Nella bolgia di osanna e applausi,mi è venuta in mente una metafora, letta non ricordo dove: un bambino cerca di riempire un secchiello pieno di buchi con un bottiglia piena d'acqua e ovviamente non ci riesce.

Domanda ai signori della Kermesse: spieghiamo al bambino come tappare i buchi del secchiello o gli procuriamo una damigiana piena d'acqua al posto della bottiglia?

L'Unione Europea sostiene che nel settore civile esiste un potenziale di risparmio del 40% utilizzando le nuove tecnologie energetiche, che con la cogenerazione si può ridurre il fabbisogno elettrico del 18%, che è possibile raddoppiare la produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili e tutto ciò consente di creare quella capacity building di cui necessitano le nostre piccole e medie imprese per rimanere a galla nell'era della globalizzazione.

Rispondono in coro dalla tavola rotonda: diamo al bambino una damigiana, così riuscirà a riempire il secchiello bucato. Peccato che il bambino non riesca a sollevare la damigiana.