I CONTENUTI DEL DISEGNO DI LEGGE "MARZANO"

I principali contenuti della legge Marzano, approvata Venerdì 30 Luglio 2004 dalla Camera, non sembrano mirati allo scopo dichiarato di scongiurare i blackout, favorire gli investimenti nel settore energetico, realizzare le centrali e le reti in tempi brevi, chiarire i rapporti e le competenze dello Stato e delle Regioni sulla politica energetica, definire i rapporti tra il Governo e l'Autorità per l'energia, una maggiore apertura del settore, diffondere il gas come carburante per il trasporto pubblico e privato, anche facilitando la realizzazione di nuovi terminali di rigasificazione del Gpl, diffondere la produzione nazionale di idrocarburi in terraferma.

Liberalizzazione in ritardo
Come già previsto dalle direttive europee, i clienti elettrici domestici saranno liberi dal 1° luglio 2007, mentre - come già in vigore per le direttive europee e le delibere dell’Autorità dell’energia - dal 1° luglio scorso sono ritenuti idonei i clienti finali non domestici.
Indennizzi inutili alle Regioni (a carico dei consumatori) 
Sono stabiliti degli indennizzi per le aree che ospitano nuovi impianti di produzione di energia elettrica non inferiori a 300 megawatt. I proprietari di questi impianti daranno alla Regione 0,20 euro per ogni megawattora di energia prodotta per i primi sette anni di servizio dell'impianto, con un rincaro in bolletta. La Regione dovrà ripartire il contributo tra il Comune sede dell'impianto, i Comuni limitrofi e la Provincia. L’obiettivo è conquistare il consenso dei cittadini: strumento inutile. Finanziare l’asfaltatura delle strade e la costruzione della piscina comunale non conquista il consenso dei singoli elettori, per i quali sarebbe bastato uno sconto sui prezzi elettrici ai consumatori locali da parte delle aziende che realizzano gli impianti. Sconto per il quale non c’è bisogno di alcuna legge: il mercato è libero, a dispetto di Marzano.
Reciprocità salva - Edison
Una clausola di reciprocità nel caso di operazioni di concentrazione da parte di imprese straniere, stabilisce limiti strutturali alla presenza delle aziende pubbliche di quei Paesi che non garantiscano la stessa opportunità. Inoltre, in attesa della realizzazione del mercato unico dell'energia elettrica e del gas, il Governo "può entro 30 giorni dalla comunicazione dell'operazione all'Antitrust, definire condizioni e vincoli cui devono conformarsi le imprese o gli enti degli Stati membri" per tutelare la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali di energia e la concorrenza nei mercati.
Authority al guinzaglio
I membri dell'Autorità per l'energia passano da tre a cinque, in modo da fare spazio a più politici (l’obiettivo era dare un posto alla Lega Nord): l'organismo diventa un organo collegiale composto da un presidente e quattro membri. L'Autorità ha funzioni consultive ma se non si esprime entro 60 giorni dal ricevimento dei provvedimenti il ministro per le Attività produttive può comunque adottare i provvedimenti di competenza.
Sblocca - reti
Misure sblocca-reti per potenziare il trasporto di energia e incentivi a chi realizza nuovi gasdotti di interconnessione estera o terminali di rigassificazione. Viene confermato il fatto che la procedura di valutazione di impatto ambientale al ministero dell'Ambiente dovrà essere conclusa entro tre mesi per gli impianti su terra e in quattro mesi per quelli in mare. E’ previsto il potere sostitutivo in caso di mancata intesa con gli enti locali.

Gasdotti e terminali, incentivi da rivedere
Incentivi per la realizzazione di nuovi gasdotti all'estero e di terminali di rigassificazione: per 20 anni, chi investe in questo comparto, avrà l'uso esclusivo dell'80% della capacità realizzata. Questa regola, già in vigore, dovrà essere cambiata perché è in disaccordo con gli orientamenti espressi dall’Unione europea.

Idrogeno rinnovabile
Il provvedimento punta a potenziare l'uso dell’energia pulita; è previsto il diritto alle emissioni di certificati verdi all'energia prodotta con l'utilizzo dell'idrogeno, che viene parificato alle rinnovabili.

No alla "tassa sul tubo"
Stop alle tasse locali sull'energia, se hanno un impatto economico in altre regioni.

Aiuti all’auto a Gpl
Il consorzio Ecogas ricorda che le agevolazioni attualmente previste per le persone fisiche (agevolazione di 650 euro per chi si fa montare un impianto Gpl o metano, e fino a 1.500 euro per chi acquista in Italia un'auto nuova alimentata con questi carburanti) saranno estese anche alle persone giuridiche. Inoltre, in caso di trasformazione a gas, si avrà diritto all'incentivo di 650 euro entro i tre anni successivi alla data di immatricolazione (prima si poteva avere ma entro un anno). Per il 2004 - ricorda il consorzio - sono ancora disponibili fondi per 9,6 milioni di euro.

Delega al Governo per correggere gli errori
Il Governo, entro due anni dall'entrata in vigore, adotti uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni su tutto il settore dell'energia.